mercoledì 11 gennaio 2017

Step 25: Arrivederci, Zaffiro!

Per descrivere questa esperienza è forse il caso di parlarne in prima persona (a differenza degli altri post) anche per cercare di trasmetterla empaticamente a coloro che potrebbero gettare un occhio su questo blog.

Concludo qui questo percorso a 360° attorno al color zaffiro. Nato inizialmente come un compito da portare a termine, diventato progressivamente per me un’indagine in cui c’era il bisogno di andare oltre un semplice sguardo alle cose, alla ricerca del colore principe di questo blog. È nata in me anche una sorta di passione nella ricerca dei colori (e non solo lo zaffiro) nelle loro mille sfumature, ho iniziato pian piano a notarne l’importanza all’interno di mille contesti sociali e la loro ricorrente presenza per enfatizzare determinati concetti (il rosso ad esempio è il colore della passione, contrapposto al blu, colore della tranquillità).

Prima di cominciare non sapevo esistesse il blu zaffiro pur conoscendo la famosa pietra preziosa. Quando mi è stato assegnato questo colore mi sono sentito molto fortunato pensando che mi fosse capitato un colore “regale” e molto ricorrente proprio grazie alla gemma. Su quest’ultima ipotesi però avevo, in parte, torto! Talvolta la ricerca in un determinato campo è stata semplice e quasi immediata, molte altre volte però mi son servite ore di indagini (non solo online).
Ma progressivamente ho iniziato ad allargare i miei orizzonti e a cercare il colore all’esterno dell’oggetto che lo rappresenta, mi fermavo persino per strada o nei negozi quando vedevo un oggetto, un’immagine, un’insegna, un simbolo che potesse rappresentare a pieno i mille volti del blu zaffiro.

La ricerca è nata con una semplice definizione del colore e con la sua traduzione in tante lingue di tutto il mondo, per poi passare all’analisi delle altre sue mille facce: prima in maniera oggettiva, rintracciando e spiegando i sistemi di codici inventati dall’uomo per individuarlo, poi ad un punto di vista scientifico ricercando il suddetto colore all’interno, prima della chimica e poi della scienza in generale, passando per il mondo delle invenzioni e dei brevetti.
Saltando dalla scienza all’arte abbiamo toccato la pittura, la musica, l’architettura e il design, il cinema, la moda e, perché no, la cucina! L’arte delle nonne!
Compiendo un salto nel passato, abbiamo ricercato personaggi storici collegati a questo colore, un documento che lo trattasse e persino un racconto mitologico del quale lo zaffiro facesse parte.
Facendone invece una ricerca nel mondo moderno siamo andati a scovarlo nell’ambito pubblicitario, in un emblema o un simbolo che lo potesse rappresentare, nella cultura popolare e persino all’interno del mondo dei fumetti.
Abbiamo esplorato ambiti che fino a quel momento per me potevano sembrare occulti, come la descrizione anatomica del colore quasi come se esso fosse una creatura vivente, andando a ricercare ciò che esso può trasmettere a chi lo guarda; oppure siamo tornati alla dimensione primitiva del colore, analizzandolo come “colore selvaggio”.
Si è persino giocato con le parole e i disegni, creando una “nuvola” del colore che avesse una forma adatta a richiamarlo e formata da tante parole che lo potessero allo stesso tempo descrivere.
Abbiamo anche ricreato quello che potrebbe essere definito “l’universo dello zaffiro”, attraverso un abbecedario, ossia un elenco di tutte quelle cose accomunate dalla predominanza di questo colore al loro interno, siano esse la bandiera di uno stato o una famosa marca di dentifricio.
E per concludere quest’ultimo post in cui ho cercato di spiegare quello che ha suscitato in me questo ricerca, cercando di ripercorrerla insieme.


Addio color Zaffiro, o forse arrivederci, chi lo sa!


Si ringraziano per il supporto morale in questa avventura la mia lettrice più accanita Arianna, il mio amico e coinquilino Luca e il mio caro fraterno collega Pierpaolo.

venerdì 6 gennaio 2017

Step 24: La "Nuvola" dello Zaffiro

In questo post si vuole giocare con le parole e con i disegni, creando una “nuvola” del color zaffiro formata da tutte quelle parole che possono descriverne i tratti principali o che comunque siano strettamente collegate a questo colore.


La forma della nuvola non poteva non essere la sagoma stilizzata di una pietra preziosa, chiaro riferimento allo zaffiro, da cui il colore prende il nome.


Per creare l’immagine è stato utilizzato il sito di editing https://tagul.com/.

martedì 27 dicembre 2016

Step 23: Lo Zaffiro "Selvaggio"

Andando ad inquadrare il nostro colore blu da una prospettiva diversa, nella sua dimensione più primitiva, ossia cercando di trovare un collegamento che sorga spontaneo, ricercandolo anche in quelli che sono stati gli ideali che hanno scritto la storia dell’umanità, possiamo ritrovarlo in uno degli eventi fondamentali della storia moderna: la Rivoluzione Francese.
 
"La Libertà che guida il Popolo", Eugène Delacroix, olio su tela, 1830
Chiunque colleghi la Storia ai colori blu e rosso, non può non pensare a questa rivoluzione e ai suoi principi fondamentali: “Liberté, Égalité, Fraternité!”.
Grido di un popolo stanco dei soprusi di una strettissima casta nobiliare, che è riuscito a segnare la caduta dell’assolutismo monarchico nella storia.
Tricolore francese
Soldati dell'esercito rivoluzionario
francese
I due colori precedentemente nominati, non sono che i colori simbolo di questo avvenimento, che ha segnato inoltre la nascita del tricolore francese. Nato dall’unione dei due colori simbolo di Parigi (rosso e blu) e del bianco, prima simbolo della regalità, in seguito attribuito a Santa Giovanna d’Arco.
Aprendo un qualunque libro di storia, è possibile vedere come, oltre allo stesso tricolore, questo colore blu scuro fosse presente soprattutto nelle divise dell’esercito rivoluzionario francese (Armée révolutionnaire française), nel quale, grazie all’immenso afflusso di volontari, si era creata un’amalgama tra le truppe regolari (in tenuta bianca) e i volontari (in tenuta blu).

Rappresentazione della presa della Bastiglia


Sitografia:

martedì 13 dicembre 2016

Step 22: Lo Zaffiro nell'Architettura

In occasione della prima edizione del “Forum Universale delle Culture” (evento promosso dall’Unesco su temi come le condizioni per la pace e i diritti umani) tenutosi nel 2004 a Barcellona, venne recuperata e costruita un’Area Forum situata sulla costa della città.
Tra gli edifici costruiti per l’evento spunta l’Edifici Fòrum (noto anche come “Museu Blau de les Ciències Naturals”) dello studio di architettura Herzog e de Meuron.
Si tratta di un palazzo triangolare blu, di circa 180 metri per lato e 25 di altezza, caratterizzato da un’eccezionale flessibilità, in quanto attualmente ospita un museo di storia naturale, ma è anche dotato di un auditorium da 3200 posti, bar, ristoranti e spazi per il relax e la meditazione, inoltre lo sviluppo orizzontale del volume va a creare una grande piazza coperta che esalta lo spazio pubblico all’aperto favorendone l’utilizzo durante tutte le stagioni.
Esteticamente, le facciate blu, scavate dai profondi tagli verticali delle finestre, e il rivestimento acciaio inox attraverso la particolare texture creano un effetto che evoca i riflessi dell’acqua.




In alto e in basso: due viste dell'edificio da diverse angolazioni; a sinistra: un particolare di una delle facciate.

Vista aerea dell'Area Forum


Sitografia:

mercoledì 7 dicembre 2016

Step 21: Personaggi storici legati allo Zaffiro

Andando a ricercare nella storia (antica e moderna) personaggi legati al color zaffiro ed all’omonima pietra preziosa balza agli occhi un uomo che ha scritto parte della storia medievale: Carlo Magno, re dei Franchi e dei Longobardi e primo imperatore del Sacro Romano Impero.
Egli fu, tra le altre cose, un grande collezionista di reliquie, infatti è molto noto il suo “talismano” costituito da due zaffiri che racchiudono alcuni pezzi della vera croce di Cristo e una ciocca di capelli della Madonna (attualmente il gioiello è custodito nel tesoro della cattedrale di Reims).
Talismano di Carlo Magno

Altre testimonianze storiche di personaggi legati a questo colore si hanno con Teodolinda, regina consorte dei Longobardi e d’Italia della quale ci è stata tramandata la corona, gioiello d’oro tempestato di zaffiri custodito nel Museo del Duomo di Monza, e, avvicinandoci ai giorni nostri, con Sant’Edoardo (noto anche come Edoardo il Confessore), re d’Inghilterra ed il famoso “Zaffiro di Sant’Edoardo”, incastonato tuttora al centro della croce di Malta sulla sommità della corona inglese.
Corona di Teodolinda
Corona imperiale inglese











Proseguendo verso tempi molto più recenti, un altro uomo ha legato la sua immagine al colore ed alla pietra, si tratta di Auguste Victor Louis Verneuil, chimico francese vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, noto per aver inventato, nel 1891, il primo processo, tuttora in uso, per sintetizzare artificialmente il corindone (zaffiri o rubini).


Sitografia:

domenica 4 dicembre 2016

Step 20: Lo Zaffiro nella Moda

Ricercando lo zaffiro nel mondo della moda e delle sfilate, salta agli occhi un abito della collezione Primavera Estate 2015 del celeberrimo stilista italiano Valentino.
In questa collezione, la Maison vuole tornare al gusto neoclassico dell’Italia del diciottesimo secolo, quando le artificiosità del barocco sono rimpiazzate dalla statuaria bellezza greco-romana.


Questo abito di un colore molto simile allo zaffiro è costituito da un top “a grembiule” e decorato con fiori in pizzo lavorato e traforato. La modella inoltre calza dei sandali molto simili ai “coturni”, calzatura dell’antichità, altro leit motif della collezione.

Per ammirare tutti i vestiti della collezione:

Sitografia:

giovedì 1 dicembre 2016

Step 19: Anatomia dello Zaffiro

Il color BLU ZAFFIRO nasce grazie alla pietra omonima e si lega ad essa indissolubilmente.
Questo blu molto profondo, che si può scorgere durante una notte stellata, è quindi un colore capace di donare pace e tranquillità a coloro che avvolge, a differenza del suo “gemello”, il rosso rubino, simbolo per eccellenza della passione e dell’impulsività.

Questo è un colore tanto intenso quanto limpido capace di dare anche un senso di fiducia in colui che lo porta, spesso, infatti, le persone che amano questo colore sono persone fedeli e sincere, sulle quali si può contare. A questo proposito lo zaffiro viene usato anche come pietra negli anelli di fidanzamento come segno di un legame indissolubile.


Questo tipo di tonalità di blu viene associato anche alle divise delle forze dell’ordine (come Polizia o Carabinieri), in quanto è un colore che dona sicurezza e dà una sensazione di solidità alle persone che lo vedono e, sempre per questo motivo, è utilizzato (talvolta assieme al bianco) nei marchi del mondo della finanza, delle attività bancarie e dei trasporti.

Il blu, in generale, trasmette anche una sensazione di pulizia essendo il colore dell’acqua.


In definitiva, il colore BLU ZAFFIRO può essere considerato tra i colori più nobili, molto spesso infatti, anche nell’antichità, veniva accostato ai sovrani e agli dei.
Rappresentazione del dio egizio Amon
Corona di Imperiale di Stato inglese
con lo zaffiro degli Stuart