Andando
a ricercare nella storia (antica e moderna) personaggi legati al color zaffiro
ed all’omonima pietra preziosa balza agli occhi un uomo che ha scritto parte
della storia medievale: Carlo Magno, re dei Franchi e dei Longobardi e primo
imperatore del Sacro Romano Impero.
Egli
fu, tra le altre cose, un grande collezionista di reliquie, infatti è molto
noto il suo “talismano” costituito da due zaffiri che racchiudono alcuni pezzi
della vera croce di Cristo e una ciocca di capelli della Madonna (attualmente
il gioiello è custodito nel tesoro della cattedrale di Reims).
Talismano di Carlo Magno |
Altre
testimonianze storiche di personaggi legati a questo colore si hanno con
Teodolinda, regina consorte dei Longobardi e d’Italia della quale ci è stata
tramandata la corona, gioiello d’oro tempestato di zaffiri custodito nel Museo del Duomo di Monza, e, avvicinandoci ai
giorni nostri, con Sant’Edoardo (noto anche come Edoardo il Confessore), re d’Inghilterra
ed il famoso “Zaffiro di Sant’Edoardo”, incastonato tuttora al centro della
croce di Malta sulla sommità della corona inglese.
Corona di Teodolinda |
Corona imperiale inglese |
Proseguendo
verso tempi molto più recenti, un altro uomo ha legato la sua immagine al
colore ed alla pietra, si tratta di Auguste Victor Louis Verneuil, chimico
francese vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, noto per aver inventato,
nel 1891, il primo processo, tuttora in uso, per sintetizzare artificialmente
il corindone (zaffiri o rubini).
Sitografia:
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