Come
più volte detto, il color zaffiro prende il nome dall'omonima pietra preziosa;
quest’ultima è una varietà di corindone,
che chimicamente è ossido di alluminio, sostanza fortemente allocromatica.
Asterismo sulla superficie dello zaffiro Star of Bombay (182 carati) |
Il
colore blu-azzurro tipico della gemma deriva da inclusioni di ematite e rutilo. Nel caso in cui le inclusioni si orientassero in
modi particolari, si può presentare il fenomeno dell'asterismo.
Un
pigmento dalla tonalità simile al color zaffiro molto usato in passato,
soprattutto in Europa, dal medioevo fino alla fine del 1600, è l’Azzurrite. Esso è un minerale di
rame costituito da carbonato idrato, la cui formula chimica è 2CuCO3.Cu(OH)2.
L’azzurrite si trova sempre in natura associata ad un altro carbonato di rame, la
malachite, un pigmento verde di formula CuCO3.Cu(OH)2.
Minerale azzurrite |
L’azzurrite
è stata usata per sofisticare il più caro azzurro oltremare. Per riconoscerla
da quest’ultimo bastava scaldare il pigmento al calor rosso: l’azzurrite
diventava nera perché perdeva anidride carbonica trasformandosi in CuO.
Il
suo declino si verificò con l’affermarsi della pittura ad olio, infatti le sue
proprietà superficiali in olio scompaiono.
Sitografia:
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